Nel cuore dell’Appennino Reggiano, c’è una vetta che racconta storie antiche e regala emozioni genuine a ogni passo: il Monte Ventasso, che con i suoi 1727 metri di altezza si staglia fiero sopra il borgo termale di Cervarezza.
Questa escursione è perfetta per chi ama camminare immerso nel verde, scoprendo passo dopo passo un paesaggio che cambia continuamente. Il punto di partenza è proprio Cervarezza, nota fin dal XII secolo per le sue acque curative e per la chiesa romanica di San Matteo. Da lì, si imbocca il sentiero CAI n° 65, nei pressi del Camping, dove un masso indica l’inizio dell’avventura.
La prima parte del percorso si snoda tra campi, prati e siepi di biancospino e rose selvatiche. Il cammino si fa subito piacevole, immerso in un’atmosfera quasi fiabesca. Quando si entra nel bosco di latifoglie, il sentiero sale dolcemente e, dopo aver attraversato un incrocio, si incontra una curiosa baracca di legno, nota come Rifugio Cadoniche, costruita nel 1375 e considerata un’antica dimora d’emergenza per i viandanti.
Proseguendo, il bosco si apre e si raggiunge la Fontana delle Cadoniche, una piccola oasi nel verde. Da qui si iniziano a scorgere scorci incantevoli: il Lago Calamone, specchio d’acqua incastonato tra le cime, e la sagoma appuntita del Ventasso che domina la scena.
Il paesaggio diventa sempre più alpestre, i prati si susseguono e l’aria si fa più frizzante. Il sentiero attraversa un’ultima lama di faggeta e poi si apre su una dorsale sassosa che conduce, con l’ultimo sforzo, alla quota di 1482 m, proprio sopra il lago.
È qui che si incrocia il sentiero CAI n° 63, che a sinistra porta al Rifugio S. Maria Maddalena, ai piedi del monte. L’ambiente circostante è un tripudio di flora appenninica, con una varietà botanica che racconta la ricchezza delle quote medie.
Perché scegliere questo itinerario?
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Tempo di salita: circa 2 ore e 30 minuti, perfetto per una giornata fuori porta.
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Dislivello: 742 metri, accessibile anche per escursionisti mediamente allenati.
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Acqua lungo il percorso: disponibile alla Fontana delle Cadoniche e al Rifugio S. Maria Maddalena.
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Periodo consigliato: primavera, estate e inizio autunno, a seconda delle condizioni del sentiero.
Un’escursione tra natura, storia e spiritualità
Salire al Ventasso non è solo una camminata: è un’esperienza che unisce la bellezza dei panorami con la profondità della storia locale. Dalle tracce medievali ai rifugi di legno, dalle sorgenti limpide ai pascoli aperti, ogni passo racconta qualcosa.
E per chi cerca un contatto autentico con l’Appennino Reggiano, questo è uno di quei percorsi che restano nel cuore.
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